Alimentazione e benessere psicofisico: i vantaggi di un’alimentazione vegana

Quando si parla di dieta vegana, le domande più ricorrenti sono sempre le stesse: fa davvero bene? I benefici che apporta sono reali oppure si tratta semplicemente di una moda? In rete è possibile trovare tante notizie che riguardano la dieta vegana, che permettono di approfondire l’argomento grazie a tutte le informazioni utili a chi intende scegliere uno stile di vita salutare.

Per comprendere appieno come funziona la dieta vegana, potrebbe essere utile cominciare dall’inizio, ovvero dalla definizione del termine “veganesimo”. Coloro che seguono i principi del veganesimo evitano di mangiare totalmente i prodotti di derivazione animale, con alcune minime eccezioni (come ad esempio il miele). Al contrario del vegetariano, il vegano non consuma neppure uova e latticini.

Un’alimentazione priva di questi cibi può essere comunque completa e in grado di assicurare all’organismo tutti gli elementi di cui ha bisogno? La risposta è sì, poiché una dieta vegana, se ben bilanciata, può fornire tutte le vitamine, i minerali e le proteine utili al sostentamento. Con la dieta vegan si può garantire una salute migliore al corpo, abbassando il rischio di incorrere in alcune malattie.

La dieta di tipo occidentale, ad esempio, è ricca di grassi, colesterolo e sodio e può essere considerata responsabile di gran parte delle malattie che colpiscono l’uomo. Con una dieta vegana è possibile ridurre il rischio di cancro alla prostata, al colon, malattie che colpiscono il sistema cardiovascolare e pressione alta. Una delle ultime patologie che si attribuisce ad un’alimentazione scorretta è il cancro al seno, problema che riguarda un numero di donne sempre crescente.

Il dottor Colin Campbell ha sottolineato che studi e ricerche svolti negli ultimi anni mettono in luce una correlazione evidente fra il cancro e l’assunzione di grassi di tipo animale. Lo dimostra il fatto che nei Paesi orientali, dove la percentuale di grassi animali e proteine è ancora relativamente bassa e le persone consumano in prevalenza pasti frugali, la presenza del cancro alla mammella è piuttosto ridotta.

Grazie alla dieta vegana, inoltre, si può facilmente tenere sotto controllo una delle malattie più diffuse di questo periodo storico, vale a dire il diabete; con un’alimentazione di tipo vegano, infatti, si può ridurre l’assunzione di insulina, limitando così le probabilità che la malattia possa insorgere. Un altro luogo comune legato alla dieta vegana è la presunta scarsità di calcio dovuta alla mancanza di latte.

Anche in questo caso i numeri smentiscono tale convinzione: sempre nei Paesi orientali, dove latte e derivati vengono consumati in misura inferiore rispetto ad altre parti del mondo, si verifica un’incidenza minore dell’osteoporosi, malattia che colpisce le ossa e viene attribuita allo scarso apporto di calcio.

In un’alimentazione vegana, il calcio è contenuto in buone quantità all’interno di verdure con la foglia verde, noci, semini e fagioli ed è in grado di rinforzare le ossa sia sul breve che sul lungo periodo, fornendo poi altri micro-nutrienti fondamentali con un ridotto impegno a livello digestivo.

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