Buone azioni da svolgere per sè stessi e per gli altri

Fare del bene aiuta a star bene: a dimostrarlo è una ricerca recente, secondo cui far del bene agli altri far star bene noi stessi e le buone azioni verso il prossimo hanno un effetto benefico sulla salute. Il miglior modo, ma non di certo l’unico, per fare del bene alle altre persone, in particolare a quelle più bisognose di aiuto, è il volontariato: in Italia le associazioni che si occupano di volontariato sono circa 21 mila, e si avvalgono del contributo di persone – i volontari, appunto – che dedicano il loro tempo libero ai meno fortunati.

Tuttavia non tutte le persone hanno la possibilità di mettere il proprio tempo libero a disposizione degli altri, ma per fortuna non mancano i modi per fare del bene attraverso buone azioni di altro tipo. Un importante strumento per dare un prezioso aiuto alle persone bisognose, come anziani e disabili, sono le donazioni, grazie alle quali è possibile fornire aiuto in qualsiasi occasione quotidiana. Attraverso il 5×1000, ad esempio, si può sostenere l’azione della “Lega del Filo d’Oro”, donando il proprio contributo all’associazione onlus che lavora a sostegno dei bimbi sordociechi.

A sostenere che le buone azioni e la solidarietà in generale abbiano un impatto positivo sulla salute è stato uno studio svolto da un gruppo di ricercatori che fanno parte del centro “Mindlab International” dell’Università del Sussex. La ricerca è stata poi riportata sul quotidiano “Daily Mail”. Lo stato di salute, dunque, viene migliorato dalle buone azioni, che non sono però necessariamente il volontariato o le donazioni. In realtà basta poco per aiutare gli altri e, in questo modo, star meglio con se stessi.

Chi compie delle buone azioni è in grado di vivere la vita in maniera più positiva, allontanando così negatività e soprattutto stress, una fra le principali cause di malessere nella nostra epoca. Le buone azioni sono quelle caritatevoli e gentili, come ad esempio aiutare il vicino di casa se quest’ultimo dovesse averne bisogno, oppure aiutare una persona anziana in difficoltà nel salire le scale o nell’attraversare la strada. Destinatari delle buone azioni non devono essere soltanto persone che appartengono alla nostra cerchia di conoscenze, ma anche perfetti sconosciuti.

Donare, inoltre, non significa dare agli altri esclusivamente soldi, ma anche fornire loro ciò che a noi non serve oppure che abbiamo di troppo, come ad esempio coperte e vestiti, oppure oggetti che non vengono più utilizzati. Chi si trova in strada spesso soffre la fame poiché non può acquistare da mangiare: comprare loro del cibo e delle bevande li farà sicuramente star meglio. Il prossimo, però, non è soltanto la persona bisognosa, ma anche coloro che incontriamo tutti i giorni sull’autobus o in strada.

È sufficiente un pizzico di gentilezza e cordialità anche con gli estranei per regalare a tanti di loro un sorriso, in particolare a coloro che, raggiunta una certa età, sono rimasti soli. Nel periodo storico che stiamo vivendo possiamo senza dubbio affermare che la tecnologia ci abbia dato tanto sotto diversi punti di vista, ma ci ha anche tolto qualcosa e in particolare il senso di comunità. Per certi versi molti supporti tecnologici ci hanno isolato dagli altri, alimentando l’egoismo insito nell’essere umano. Un gesto di apertura verso il prossimo, dunque, può essere utile per riavvicinarci a chi ci sta vicino e più in generale agli altri.

Ora che anche la scienza ci dice che le buone azioni hanno un impatto positivo sulla salute, perché non farle? Il team di studiosi dell’Università del Sussex ha analizzato lo stato emotivo ed il livello di stress di un gruppo di donne e uomini che per circa dieci giorni hanno compiuto buone azioni, semplici come quelle elencate in precedenza. I piccoli gesti di altruismo, solidarietà e generosità hanno avuto effetti sulla salute degli individui coinvolti nella ricerca che hanno in parte sorpreso persino i ricercatori.

Fare del bene ha diminuito i livelli di stress del gruppo di persone preso in esame e ridurre lo stress comporta diversi benefici importanti; quando si è stressati, infatti, il sistema immunitario si indebolisce e di conseguenza l’intero organismo risulta meno resistente e dunque più vulnerabile. Lo stress, inoltre, porta con sé un aumento della pressione a livello sanguigno e ciò incrementa notevolmente il pericolo di ictus e infarti, molto pericolosi per la salute e che possono portare anche alla morte.

Le conclusioni che si possono trarre da tale ricerca coordinata dal dottor David Lewis-Hodgson sono dunque piuttosto semplici: le buoni azioni aiutano non solamente chi le riceve ma anche chi le compie, poiché a trarne giovamento è in primo luogo la salute. Per questo bisogna cominciare sin da subito a fare del bene e le buone azioni si potrebbero consigliare alle persone stressate, visti gli effetti benefici che sono in grado di portare da questo punto di vista. Gli stessi ricercatori hanno invitato le persone coinvolte nello studio a continuare a fare del bene, poiché si tratta di un rimedio completamente naturale per il proprio benessere.

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