Consigli per il tuo giardino zen

La cultura giapponese viene spesso decantata per essere particolarmente proiettata verso l’osservazione della natura, e la sua costante celebrazione.
I Giapponesi sono i maestri indiscussi di quel saper coniugare l’essenza della natura, in tutti gli aspetti della vita, con l’arte. Da questa combinazione nasce un’idea di giardino, inteso come luogo di serenità spirituale.

Di recente vi è stato un forte incremento di occidentali interessati alla filosofia orientale. I principi di questo pensiero possono essere adottati anche per creare un giardino zen. Complice il sempre più invasivo caos quotidiano, questo tipo di giardino diventa la soluzione ideale per chi vuole un angolo in cui rifugiarsi dallo stress, e ritrovare sé stessi.
Nella sua assoluta semplicità il giardino zen stimola un pensiero rilassato e introspettivo, lontano dalle nevrosi e dagli eccessi.
Anche l’atto di creazione di un proprio giardino ha i suoi risvolti positivi sul corpo e sulla mente, come insegnano i monaci giapponesi.
Creare questo piccolo angolo di paradiso non è complicato come può sembrare. Ecco alcuni consigli per il tuo guardino zen, che ti permetteranno di avere un’oasi di pace a portata di mano.

Se non hai uno spazio sufficiente ad ospitare un vero e proprio giardino zen, niente paura. Alcuni elementi base possono essere trasposti in una versione ridotta, detta anche “giardino zen da tavolo”.
Si tratta di giardini zen dalle dimensioni più ridotte; le misure più comuni sono circa 60×35 centimetri quadrati.

Innanzitutto bisogna procurarsi gli elementi fondamentali del giardino zen: un vassoio, della sabbia, alcune pietre e un rastrellino.

Il vassoio può essere di dimensioni variabili, in legno naturale o colorato e di norma si può trovare di forma ovale o rettangolare. Il vassoio simboleggia il recinto del giardino, che delimita lo spazio interiore, laddove si coltiva l’ordine e la cura per sé stessi.

La sabbia deve essere fina e bianca, ed è l’elemento base per creare il proprio spazio; non è difficile trovarla, di norma si acquista nei negozi specializzati per il fai da te.

Per quel che riguarda le pietre, il numero consigliato è 3, di forme e dimensioni diverse tra loro. Per il tuo giardino zen vanno bene sia quelle laviche e scure sia quelle marmoree e bianche.

Una volta che ti sarai procurato tutti i materiali occorrenti, puoi riempire il vassoio con la sabbia creando uno stato profondo, tale da permettere il movimento con il rastrello.
Una volta riempito il contenitore, bisogna scuoterlo delicatamente per livellare la sabbia.
Dopodiché arriva il momento di disporre le pietre. La disposizione può essere casuale o, per i conoscitori della filosofia giapponese, più rispettosa dei canoni zen.
Ad ogni modo, è importante che la posizione delle pietre non richiami raffigurazioni particolari o simmetrie.
L’ultimo passaggio consiste nel passare il rastrellino nella sabbia, con movimenti circolari e costanti.

Infine potrai arricchire il tuo piccolo giardino zen con una piccola pianta, un bonsai, una lanterna fatta con bambù o carta di riso. Qualsiasi scelta, dai colori alla composizione, contribuirà a personalizzare il tuo spazio zen, in cui ritroverai la serenità ma anche la bellezza estetica di un giardino davvero singolare.

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