Il Giudizio

Esistono vari livelli di giudizio, soprattutto a livello sociale… nei livelli alti si parla di corti supreme, che emettono giudizi e di conseguenza sentenze e condanne…
L’associazione tra giudizio e condanna è parte della storia dell’uomo, della sua natura… è semplicemente straordinario come le due principali religioni al mondo abbiano un diverso Dio ma un identico epilogo… in entrambi i casi è contemplato un giudizio universale… e ancora più incredibile che nonostante la divergenza religiosa il luogo in cui si prevede debba accadere è identico per entrambe: Gerusalemme… ( !!!! )
Abbastanza normale quindi che al giudizio venga associata la paura, soprattutto a livelli profondi del nostro spirito il timore di giudizio prevarica la ragione stessa, inoculando il rischio di una valutazione che possa alterare il nostro modo di essere…
Proprio perchè esistono vari livelli di giudizio, è importante distinguere quello legale, quello divino… da quello individuale, soggettivo, personale… caratteristico e proprio in genere di una singola persona o al massimo di una cerchia di persone… Questi giudizi in apparenza feriscono chi non sa tradurli in valutazioni, in realtà altre ferite riemergono per altre ragioni, provocate da altre persone o situazioni che magari hanno saturato la nostra soglia di accettazione…
Nasce così il rifiuto del giudizio, la paura e il terrore del giudizio, esattamente come un’allergia che si manifesta una volta raggiunta la dose di tolleranza… respingere un giudizio o presunto tale serve solamente a difendere questa soglia ormai satura creando barriere con le persone verso le quali manifestiamo diffidenza o, peggio ancora, pregiudizio… ossia per l’appunto un giudizio nostro, preciso ed interiore che ci porta a chiudere spazio alle persone per paura di subire un giudizio…
Uno spirito potente cammina tra giudizi e pregiudizi… se ne alimenta, si fortifica, ne fa cibo per volare verso un cielo senza confini… poi torna consapevole quando desidera con i piedi per Terra… vivendo… senza i 10 comandamenti, senza le ricette di vita, senza i francobolli collezionati sulla fronte… la sua stella polare è nell’anima… non sul vademecum per l’orientamento esistenziale… sale sulle onde dell’oceano e sa dove andare…
Se anche fosse poi così difficile accettare un giudizio anzichè nutrirsene… chiamatelo in un modo diverso… ad esempio: OPINIONE ( funziona meglio e fa meno paura )
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