L’ingresso

L’ingresso è una porta per entrare, attraversare, passare da un posto ad un altro, dall’esterno all’interno o viceversa.

Fin quando si tratta di posti è semplice, basta sapere se tirare o spingere, averne la chiave, la combinazione, la scheda magnetica, la password, l’impronta digitale…

Da sempre, l’accesso ad un luogo privato è preservato da numerose protezioni che garantiscono che solamente le persone autorizzate o più semplicemente quelle gradite, possano entrare.
La porta è un confine ben preciso che delimita lo spazio libero da quello privato o viceversa: nel caso di una prigione accade il contrario e lo spazio si inverte…

Ma per entrare in una persona non è così semplice: le chiavi di accesso non sono materiali nè conoscitive, bensì percettive, emotive… Il tono della voce, la postura, lo sguardo, il modo di porgersi, di essere, vestire, parlare, proporre e proporsi, dare e ricevere, capire e ascoltare, dire e sentire, sfiorare e avvicinarsi, baciare e scaldare il cuore… mille e ancora mille elementi concorrono a creare il codice per cui una persona vi accetta e apre le porte più immense, spaziose, profonde che esistano… quelle di sè stesso.

Questo codice è chiamato AMORE

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