Nata da una fiaba

Era nata da una fiaba, partorita nel ventre dei sogni di tutti noi, uomini e donne, bambini e anziani, tutti desideravano che esistesse qualcuno che portasse in dono la serenità e la dolcezza, la sincerità e la bellezza, per questo ora viveva…

Materializzata e incarnata tra corolle profumate, polveri colorate, leggera come un’aria tiepida con il sapore del mattino e brillante, come i pianeti lontani che ruotano a cerchio intorno a noi, a lei, al mondo, facendo un eterno girotondo danzante tra le stelle e le galassie.

I bimbi divenivano adulti e nascevano altri bimbi, pallide anime senza luce avevano sempre un grande dono nella sorgente linfatica del proprio cuore: immaginavano, sognavano, creavano… la forza di un sogno alimentava la loro crescita, colmava il silenzio, colorava il buio e rischiarava le caverne dipingendo stelle immaginarie sulle pareti, fiori di pietra, petali di sabbia, forse anche sorgenti e, forse, persino fragole, mirtilli, lamponi, ciliegie…

Tramandavano l’un l’altro il dipinto delle singole fantasie e definivano così un mondo parallelo popolato di cibo colorato… immaginavano tonalità di nero di aspetto differente: ascoltavano il petto pulsare e sentivano il colore del sangue, creavano un cielo attraverso la percezione del proprio sguardo pietrificato, ideavano l’azzurro e lo riflettevano in pozzanghere infinite popolate di scintille di vita armoniose, sinuose, un mondo colorato e variopinto dalle mille forme, dai mille sapori, profumi, intonazioni…

L’energia tramandata di questi bimbi iniziò così a risalire, come in un camino magmatico, verso la superficie torbida della sfera terrestre… si propagava nell’aria paludosa, si infiltrava nelle viscere fangose, antidoto d’amore alle forze oscure che precludevano la vita…

I bimbi sognavano, sognavano ancora e la loro forza divenne vita, i loro giochi divennero luce, raggi, raggi di luce che improvvisamente iniziò a filtrare tra la densa coltre di vapori neri e le tenebrose nuvole dei temporali eterni.

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