Cambiare fa girar la testa

Era passato tanto di quel tempo da quando era pressapoco della misura giusta che in un primo momento si sentì molto strana, ma in pochi minuti vi si riabituò e si mise a camminare parlando a con se stessa come al solito: “Evviva, sono a metà dell’opera! Però, tutti questi cambiamenti fan girare la testa, non si sa mai quello che si diventa da un momento all’altro! Comunque adesso sono tornata quella di prima; e adesso, mio bel giardino, a noi due… E’ una parola! Come faccio a entrarci?” Mentre se lo chiedeva, improvvisamente capitò in una radura dove c’era una casetta alta poco più di un metro. “Chiunque ci abiti” pensò Alice “non è proprio il caso di comparirgli davanti alta cos’, oh no! gli farei venire un colpo dallo spavento!” Perciò ricominciò a rosicchiare il pezzettino della mano destra e non si azzardò ad avvicinarsi alla casa prima di essersi ridimensionata sui venti centimetri (Alice nel Paese delle Meraviglie)

Il cambiamento appartiene alla vita di ogni essere su questa terra e, in ogni momento, siamo soggetti a mutare adattandoci alle situazioni, come un fiume che scorre ed è lieto di ciò che è. La resistenza al cambiamento anch’essa appartiene alla vita di ogni uomo e donna presenti su questa terra, facendo sembrare la naturalezza dello scorrere della vita un percorso a ostacoli eseguito con scarpe d’acciaio. L’essere umano, a volte, sobbalza all’idea di cambiare, vivendo nel timore di cosa lo aspetta dietro l’angolo. Cosa ti vuoi aspettare se non il meglio? Ma spesso ti aspetti il peggio iniziando a dipingere la tela della tua vita con immagini catastrofiche. Tela e colori sono a tua disposizione sempre, e la differenza la fa proprio nel cosa scegli e decidi di dipingere.

Lasciarsi andare al fluire della vita adattandosi come si adatta l’acqua quando prende forma nel fiume è la fine della sofferenza. Potrai continuare a usare la resistenza per forgiare la tua volontà ad essere felice.

Lucia Merico – Spiritual coach