Un gesto, un atto.
Sassi e macigni, colmi di dignità, anonimi dirimpettai di una delicata conversazione in un perfetto equilibrio tra solitudine e compagnia del silenzio. Singolare dolcezza di sentirsi ubriaco d’ossigeno invecchiato e pur sempre giovane.
Venti, refoli, sbuffi, bacche, muschi, resine, aria libera veloce luminosa che ha profumo e colore nella breve estate baltica. Emblematica immagine di ghiacci colmi d’acqua, tepore e silenzio, divine essenze di un tacito patto tra uomo e natura. Arcaico turbamento di un’immagine: boschi di abeti, larici, betulle, sano profumo di un amore, turbamento giovanile, immoto nel suo splendore, testimone del tempo.
Un gesto esprime forse un’intenzione?
Allora non lascio quel gesto senza risposta.
Per ogni atto malvagio che si compie ve ne sono almeno tre d’amore e gioia. Quindi lascio che il bene invada la mia mente. Se permetto al rumore in agguato di stordirmi, commetterò un ennesimo atto d’infamia.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.