Zen metropolitano
Piove, giornata impossibile, annegata nel grigio più grigio di un lunedi prenatalizio straintasato di gente, persone, auto, camion, traffico infinito e gli orari da rispettare, gli appuntamenti importanti, il ritardo, l’eterno irrecuperabile ritardo che spinge la vita a correre più del tempo che non basta mai e piove sempre, fa freddo… giornata impossibile… impossibile vivere così… stress assoluto, mai una pausa, mai un istante per un sorriso, solamente clackson inferociti, automobilisti febbrili e gente che lavora, corre, cammina, ingombra ogni minuscolo spazio vitale e poi ci sono i quotidiani, il telegiornale, la spesa all’Esselunga, l’orario di cena da rispettare e mille cose da fare, anzi diecimila, centomila… precedenze, segnaletica da rispettare, autostrada bloccata, intasamento globale, della mente, del cervello… divieto di parcheggio, divieto di transito, senso unico, isola pedonale, ecopass, zona proibita, zona minata, e semafori ovunque… ovunque, a rallentare, fermare, ripartire, condizionare, deviare, autorizzare… Non passa mai il rosso, non passa mai… dura un’eternità ed è sempre rosso, mai un semaforo verde, sembra incredibile, impossibile, allucinante, sempre rosso… sempre e solamente rosso…
Verde ora… posso ripartire…