Coltivare la terra con spiritualità: l’agricoltura biodinamica
Ecco in cosa consiste l’agricoltura biodinamica e la sua storia, che possiede origini antiche e ch veniva applicata anche nel lontano XIX secolo.
L’ideatore di questa particolare agricoltura.
Ad essere il padre fondatore di questa agricoltura fu Rudolf Steiner, il quale altri non era che un filosofo e scienziato.
Da giovane, Rudolf ebbe come delle visioni particolari e sensazioni paranormali, che da lui vennero definite come esperienze extra terrene, le quali consistevano in dialoghi con mondi alternativi.
Grazie a queste continue esperienze, ed al fatto che durante le sue conferenze affrontava sempre temi relativi alla spiritualità, Rudolf Steiner decise di dedicarsi all’agricoltura, rivoluzionando il concetto di coltivazione delle piante.
Per lui infatti, il concetto alla base del suo modo di vedere la coltivazione è suddiviso in diversi aspetti, quali mantenere il terreno sempre fertile, produrre dei prodotti di qualità e mantenere in salute le piante che vengono inserite nel terreno e che devono essere coltivate.
I concimi che si devono utilizzare.
Rudolf Steiner approfondì anche la tematica relativa al tipo di concime che deve essere utilizzato: esso deve contenere solo ed esclusivamente elementi naturali.
I concimi composti prevalentemente da sterco animale infatti, sono un ottimi elemento per coltivare in maniera corretta la terra, mentre invece utilizzare diversi tipi di prodotti chimici di qualsiasi tipo infatti, la salute delle persone potrebbe andare incontro a delle conseguenze negative.
Questa affermazione antica non è affatto fasulla, visto che le intolleranze alimentari, come celiachia ed altre, derivano dall’assunzione continua di prodotti che hanno un alto livello di sostanze chimiche, che danneggiano il corpo delle persone e alterano il corpo stesso.
Inoltre, le teorie su questa particolare tipologia di agricoltura consistono nel non arare il terreno, visto che la parte superiore possiede delle sostanze ottima per la coltivazione delle piante e nell’utilizzo di compostaggio, ovvero il materiale organico in via di decomposizione.
I risultati di questa agricoltura.
Sono differenti gli effetti positivi che derivano dall’utilizzo dell’agricoltura alternativa, nata nel XIX.
Come prima cosa, il sapore dei prodotti risulta essere migliore rispetto quello che caratterizza i prodotti che vengono coltivati col metodo classico, ovvero con l’utilizzo di prodotti sconsigliati.
Inoltre, l’utilizzo d’acqua pulita e di altri elementi evita che il prodotto finale, ovvero quello che viene coltivato, possa subire delle contaminazioni di ogni genere, cosa dannosa per la salute.
Questo tipo d’agricoltura, ancora poco diffuso ma comunque presente sul suolo italiano, permette ai prodotti di essere naturali al cento per cento, e soprattutto salutari e caratterizzati da un sapore deciso e genuino.
Grazie alle idee di Steiner dunque, è possibile poter avere dei prodotti che non danneggiano assolutamente la salute di chi li consuma, ed il sapore sarà di qualità superiore rispetto agli altri prodotti, compresi quelli che vengono confezionati, i quali spesso non seguono il processo di coltivazione salutare e naturale prima descritto.