BENVENUTI SUL PIANETA TERRA

Non è un vaccino endemico ma può avere una grande efficacia sul piano spirituale ed esistenziale, una specie di antidoto al momento di topico allarmismo, un elisir per contrastare il terrorismo mediatico tanto caro agli indici di ascolto e al relativo tornaconto in termini di share economico.

“Elevando la nostra visione della vita, possiamo alzare la soglia della pressione che ci spinge verso il basso, a prescindere dagli eventi e dalle tecniche di comunicazione che enfatizzano tutto ciò che è catastrofico, drammatico o violento. Qui non si tratta di ignorare la realtà e meno che mai di deformarla. Al contrario, l’obiettivo ultimo, e mai come in questo caso si tratta di una missione ai limiti dell’impossibile, è proprio quello di riposizionare le cose, ricentrarle, ricalibrarle e ribilanciarle.” Così Paolo Goglio introduce le tematiche motivazionali che emergono come una panacea nella innovativa serie TV intitolata: Benvenuti sul Pianeta Terra.

  • Qui di seguito il trailer emotivo della serie TV

La percezione della vita è diventata sempre più funesta, il senso di impotenza sta spazzando milioni di coscienze private delle libertà più essenziali, la felicità è diventata un mito inaridito a cui nessuno può attingere per evadere da questa spirale fagocitante che risucchia come un immenso kraken ogni singola forma di vita umana in ogni angolo del mondo. Nessuno ne è immune, nessuno è al sicuro, vivere sul Pianeta Terra, oggi, è visto quasi come una sofferenza, una condanna, un cammino di privazioni con la prospettiva di un domani carico di rinunce e di incognite. Il senso di destabilizzazione ha travolto le sicurezze di intere generazioni, le certezze sono state polverizzate su scala mondiale, le abitudini, i luoghi comuni, persino le usanze e le tradizioni si sono dissolte nel nulla e senza preavviso, sostituite da gel, mascherine, guanti e tamponi, decreti ministeriali del lunedi modificati al martedi e ridecretati al giovedi. Come è possibile vivere, o anche solo sopravvivere a questo momento storico-epocale in cui ogni giorno tutto spinge verso il basso, gradino dopo gradino, come se la lunga scalinata della vita non fosse altro che una discesa in fondo ad un pozzo senza fine con la prospettiva infernale di un fondo melmoso e acquitrinoso senza ritorno?

“La vita non è semplice, ma può essere semplificata di molto, soprattutto in un momento come questo, in cui molte cose apparentemente prioritarie vengono messe in discussione e quindi riposizionate. Compriamo una bella automobile e poi andiamo a lavorare per pagare l’auto che usiamo per andare a lavorare e così ce la raccontiamo: ‘Io possiedo una bella automobile’. Ma guardando le cose dall’alto la prospettiva è diversa: non sono io il proprietario dell’auto, è l’auto che possiede me! E dovrò continuamente curarmi di mantenerla efficiente, riempirla di carburante, fare il tagliando, ripararla dalle intemperie e dai furti, dagli incidenti e soffrirò per ogni piccolo graffio che deturpa la brillantezza della mia lucente carrozzeria, dovrò pagare assicurazione, bollo, ticket del parcheggio, ecopass e multe per ogni minima infrazione.

Ci sono dei paradossi in contraddizione con il senso della vita che ci spingono quasi inconsapevolmente ad accumulare una infinità di cose quasi tutte inutili. Ci identifichiamo in quello che abbiamo come se lo status sociale, dettato dalle regole del consumismo, fosse l’unica scala di valori possibile. E questo vale per tutto: la casa, il televisore, le vacanze, computer e cellulari, elettrodomestici e abiti griffati, gioielli e collezioni… ogni cosa ci possiede e richiede impegno e sforzi sempre più grandi per mantenere un regime di vita che inevitabilmente ci sottrae l’unica risorsa che veramente abbiamo a disposizione: il tempo. E quando non abbiamo più tempo ci ritroviamo chiusi in uno spazio asfissiante che ci impedisce di crescere, maturare, riflettere, elaborare e soprattutto dedicarci alla ‘modalità essere’.

Diplomato alla scuola di tecniche cinetelevisive CTC di Milano, Paolo Goglio è da sempre un pioniere nel mondo della comunicazione, esperto professionista di televisione dal 1980, a fine millennio ha spostato il suo business core in direzione della rete, progettando una linea di motori di ricerca tematici e numerosi portali di interesse internazionale. Ha maturato esperienze di viaggio documentaristico in tutti i continenti e contestualmente esperienze in tutti i settori dello spettacolo, fashion & moda, scienza, sport, attualità, politica, didattica, telefonia e risorse multimediali. 

 “Nel 2009 la crisi economica ha falcidiato un pò tutte le aziende italiane, i miei clienti hanno chiuso e mi sono ritrovato nella difficile condizione di liquidare la mia attività, curandomi di non lasciare debiti in sospeso nei confronti di nessuno. Purtroppo il sistema fiscale non è altrettanto premuroso e indulgente e in un breve arco di tempo mi sono ritrovato sommerso di cartelle esattoriali per presunti ricavi a loro volta desunti dai redditi degli anni precedenti. A poco serve argomentare che una azienda chiusa necessariamente non produce più il reddito precedente, nel frattempo si pagano acconti, si preparano ricorsi, le cartelle vengono rateizzate e si affrontano continue spese legali e fiscali esasperanti e demotivanti, fino a quando si giunge all’ultimo gradino. Come una falce spietata la scure di Equitalia e del sistema iniquo/dittatoriale hanno distrutto il sistema imprenditoriale alla base, martoriando milioni di imprenditori vittime di una crisi esterna dovuta alle bolle bancarie e agli interessi speculativi dei sistemi monetari. Fallimenti, liquidazioni, cassa integrazione, processi civili e penali, montagne di cartelle esattoriali. Prima si paga e poi si discute. Sono stati gli anni in cui più di 300.000 aziende hanno chiuso e oltre 2.000 imprenditori sono caduti vittime del suicidio perchè nessuno ha mai istituito una sorta di paracadute e nessuno si è mai curato di proteggere il benessere sociale che deriva dal benessere delle imprese. Ho venduto tutto quello che avevo: la casa e l’automobile, la moto, persino l’attrezzatura da pesca e la collezione di fumetti, ma non c’era via di uscita.”

Oggi Paolo Goglio vive da 8 anni in un campeggio, qui ha scritto e pubblicato 23 libri di saggistica filosofica, spirituale, narrativa, racconti e poesie. E nonostante le difficoltà economiche e  l‘isolamento sociale, ha progettato quello che lui stesso definisce un progetto di rinascita

“Un giorno ho capito che c’era qualcosa che né il fisco né le banche avrebbero mai potuto portarmi via: la mia gioia di vivere, il mio desiderio di coltivare quel germoglio che cresceva dentro di me e amava la natura nella sua pienezza, il piacere di osservare, ammirare e contemplare, caricandomi di energie positive e di luce interiore. Così ho maturato un progetto televisivo che desse voce alle grandi meraviglie che ci circondano ma che, spesso, non siamo in grado o in condizione di cogliere e apprezzare. Mi sono allenato per 7 anni, realizzando oltre 150 puntate di un primo format distribuito a 27 emittenti televisive, tra cui Odeon TV, TeleMilano, Tele Capodistria, Italia 7 e Videostar.”

Nel 2018 la prima impresa che ha subito raccolto importanti consensi dalla critica cinematografica e dai media di settore. In soli 15 giorni di produzione completamente autonoma ed autogestita Paolo Goglio ha stabilito un primato nella storia del cinema realizzando un intero film completamente da solo. Nelle più suggestive locations della Danimarca ha girato CLIC – 10 giorni guidato dal vento, subito vincitore del primo premio al festival internazionale di S.Vincent come miglior film indipendente. Oggi questa esclusiva tecnica di autoproduzione ha dato vita ad una intera serie televisiva intitolata Benvenuti sul Pianeta Terra: 18 puntate da 26’ cad. realizzate in numerose località nazionali, dalle Alpi agli Appennini, con due speciali dedicati all’Olanda dei tulipani e alla Provenza dei fiori di lavanda. In evidenza anche una puntata realizzata sui monti Sibillini, 3 in Toscana e una sullo straordinario palcoscenico sabaudo del Monte Circeo. 

“Ci sono migliaia di luoghi meravigliosi, soprattutto in un paese ricco di bellezze territoriali, paesaggistiche e architettoniche qual è l’Italia. La mia missione è semplicemente quella di raccogliere e tramandare e per farlo utilizzo i moderni strumenti tecnologici che mi consentono di autogestire tutta la filiera di produzione: non solo la ripresa e la post-produzione ma anche la sceneggiatura, i testi, lo speaker, le musiche royalty free e la distribuzione tramite cloud. Sono tutti strumenti che abbattono tempi, costi e soprattutto peso e ingombro. Oggi posso concedermi di caricare nello zaino ben 5 telecamere, 2 cavalletti pieghevoli, un paio di aste telescopiche e un minidrone per le riprese di maggiore impatto visivo. Con le action cam catturo l’attimo e posso entrare nel particolare di inquadrature fino a ieri impossibili, con la mirrorless curo le immagini di qualità sfruttando il potere delle ottiche, dal macro al teleobiettivo. Il risultato è spontaneo, istintivo e naturale, tutto avviene senza nessuna alterazione e nessun preparativo.”

Ogni giorno la Terra mi offre il grande dono di una scoperta nuova, è come se le acque brillassero sempre in un modo diverso, è come se le rocce fossero una scultura in movimento. Muovermi e vivere su questo grande palcoscenico significa caricare la mia anima di una luce straordinaria. Osservo la purezza delle nevi che si disciolgono per diventare sorgente e mi soffermo incantato di fronte alla grande energia di una cascata. So di essere un semplice spettatore, un viandante in cerca di tesori e di tutto questo ringrazio chi mi ha fatto il grande dono della vita.

Scheda del programma:

  • Titolo: Benvenuti sul Pianeta Terra
  • Regia: Paolo Goglio
  • Tipologia: serie TV
  • N. puntate: 18
  • Durata: 26’ cad.
  • Grafica: Emiliano del Frate
  • Speaker voce maschile: Luigi Manfredi

Sono in cerca di distributori di programmi televisivi, produttori, contatti nel mondo del cinema e della televisione per finalizzare questo programma e dare luce a futuri progetti nel mondo della comunicazione, grazie.


Contattatemi ai seguenti recapiti:

Paolo Goglio

Tel. 335-63.42.166

paologoglio@gmail.com

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