Parte da Biella il Camper di Amore con il Mondo
Il nuovo format televisivo del regista Paolo Goglio prende il via ufficiale da Biella, con un ampio reportage sulla riserva naturale delle Baragge
E’ solamente il primo episodio di un lungo viaggio attraverso le bellezze del territorio nazionale ed Europeo. Il Camper di Amore con il Mondo è infatti il titolo di una nuova serie televisiva curata da Paolo Goglio, autore del progetto e presidente della Associazione Amore con il Mondo ODV. Con lui l’inseparabile Leone cane coccolone e Alessandra Vaccari, architetto Biellese che ha curato la logistica e organizzato le tappe di questa prima puntata.
Dopo una posa di rito in Piazza Cisterna, cuore storico e simbolo della città, i due camperisti si sono spostati di pochi chilometri per girare la puntata pilota del nuovo format che sarà distribuito alle emittenti televisive nazionali tra 18 mesi circa. La prima location del tour itinerante, infatti, è la riserva naturale delle Baragge, un’oasi protetta che si estende per quasi 4.000 ettari tra le province di Biella, Novara e Vercelli. All’ingresso della riserva, in località Candelo, un ampio spiazzo sterrato, perfettamente pianeggiante, è ottimale per parcheggiare il camper, allestire il bivacco e fare da base per escursioni di rara bellezza. A poca distanza è disponibile anche, per varie necessità, un’area camper con la possibilità di carico/scarico.
Paolo Goglio, già autore della serie televisiva Amore con il Mondo (più di 150 puntate in 6 stagioni) e numerosi documentari e film, tra cui CLIC – 10 giorni guidato dal vento, è un regista di origine Milanese che attualmente vive in un campeggio sulle rive del lago di Annone.
Alessandra Vaccari è Laureata in architettura al Politecnico di Torino, con studio di progettazione sia a Milano che a Biella. Considera l’architettura, la grafica e il design forme d’arte.
Ed è proprio da questa comunione sinergica, che è nata la vision di un concept audiovisivo che unisce la bellezza e i colori della natura nella ricerca stilistica di una innovativa visione artistica, coinvolgente e immersiva.
La produzione della prima puntata pilota della serie televisiva ha richiesto circa 8 giorni di produzione, per realizzare immagini e clips di rara bellezza, nelle varie combinazioni di luce e di meteo.
“Inizialmente sono rimasto veramente sorpreso dall’impatto con questo palcoscenico della natura. Io sono un grande appassionato di viaggi in Africa, sono stato 12 volte in Kenya. Dopo pochi passi nella riserva delle Baragge ho sentito riemergere i profumi, i sapori e le luci della savana. E’ una sensazione straordinaria: ci sono querce immense che ricordano i baobab equatoriali e splendide betulle, faggi maestosi e pioppi. Tra la folta vegetazione che riveste lo sconfinato altopiano sembra di percepire i passi felpati di un Leone… Ed è proprio così! Si chiama Leone infatti, il meraviglioso compagno di vita che mi accompagna in questo percorso di avventura, scoperta, escursionismo e produzione. L’ho adottato da un canile e amo tantissimo condividere il mio tempo e i miei spazi con lui, la sua gioia di correre e divertirsi negli scenari naturali è molto contagiosa e amplifica la mia percezione della vita colorandola di nuove emozioni.”
Accanto ad Alessandra invece c’è Sir Wilson, anche lui adottato da un canile, ha subito socializzato con Leone adattandosi e integrandosi nella vita all’aria aperta.
Sarà quindi il territorio Biellese il teatro di questa scenografica avventura, ed è solo l’inizio. Il Camper di Amore con il Mondo infatti è già in viaggio alla ricerca di nuove magie del territorio nazionale. Nella prima puntata, dedicata alla riserva naturale delle Baragge, il regista e autore Paolo Goglio ha evidenziato, con le sue telecamere e un innovativo drone tascabile, i forti contrasti tra la terra e il cielo, i grandi spazi selvatici dove la natura dipinge opere d’arte da incorniciare con lo sguardo.
Ci sono querce secolari dalla immensa fronda e betulle, che popolano la brughiera caratterizzata da felci aquiline e brugo. Il paesaggio surreale ha origine dai fenomeni erosivi operati dalle acque torrentizie sulla pianura ed è caratterizzato da piccoli canyons, oasi, antichi pascoli ed enormi scheletri di legno, causati probabilmente da una epidemia di processionaria che ha colpito numerosi alberi d’alto fusto.
Paolo Goglio
Tel. 335-63.42.166
Alessandra Vaccari
Tel. 347 065 8219
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